Gand-Wevelgem 2020, Mads Pedersen non sbaglia una mossa! Battuti Sénéchal e Trentin

Mads Pedersen perfetto alla Gand – Wevelgem 2020. L’ex campione del mondo corre con grande attenzione, trovando nel finale l’azione giusta per rientrare sui corridori appena staccati e batterli nettamente in volata. Seconda posizione per Florian Sénéchal, davanti a Matteo Trentin. Si ferma invece ai piedi del podio Alberto Bettiol, autore dello scatto decisivo a due chilometri dal traguardo, con il quale si è selezionato il quartetto capace di allungare dal resto dei big. Piazzamento dunque senza grande prestigio per gli attesi Wout Van Aert e Mathieu Van Der Poel, che chiudono assieme in ottava e nona posizione, malgrado entrambi abbiano dimostrato un gran bel colpo di pedale.

Con delle nubi incombenti sulla testa dei corridori, la corsa prende il via tra una serie di scatti, con Mark Cavendish (Bahrain-McLaren) inatteso protagonista in questa fase. Il britannico riesce a portare via la fuga di giornata insieme a Gilles De Wilde (Sport-Vlaanderen Baloise), Alexis Gougeard (Ag2r), Kenny Molly (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Julien Morice (B&B Hotels – Vital Concept) e i nostri Alexander Konychev (Mitchelton-Scott) e Leonardo Basso (Ineos Grenadiers).

Sebastian Mora (Movistar) prova a riportarsi su di loro, ma ormai davanti vanno troppo veloce per lui ed è costretto a rialzarsi, mentre dietro Astana e Israel Start-Up Nation, rimaste fuori dal tentativo, provano inizialmente a organizzare un inseguimento, ma poi decidono di lasciar andare la fuga, che ormai aveva già preso un buon margine. I sette di testa continuano ad accumulare vantaggio fino ad arrivare a 6’30” quando all’arrivo mancano circa 150 chilometri. Il plotone concede a quel punto fino a 7’30” prima di mettersi a tirare, anche con grande convinzione.

Quando si portano davanti Jumbo-Visma, Trek-Segafredo e Alpecin-Fenix infatti il margine crolla a un paio di minuti. Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix) rimane vittima di una foratura poco prima dell’inizio del tratto più duro, ma riesce presto a rientrare. Rendendosi conto di essersi avvicinati forse un po’ troppo, gli uomini del gruppo rallentano, permettendo a Johan Jacobs (Movistar) di attaccare. Lo svizzero rimane a lungo a bagnomaria, prima di venire ripreso quando si muovono gli uomini nel gruppo. Proprio in quel momento attacca Matteo Trentin (CCC), approfittando di una situazione piuttosto controllata in gruppo. A quel punto la corsa esplode: Wout Van Aert (Jumbo-Visma) tira con i suoi per ricucire, poi attacca Mathieu Van der Poel che porta via un gruppetto di otto uomini, su cui rientra di nuovo la Jumbo-Visma, quando mancano ancora circa 60 km all’arrivo.

Poco dopo si sgancia un nuovo gruppetto all’attacco, sull’azione di Florian Vermeesch (Lotto Soudal), Alexis Gougeard (Ag2r La Mondiale), Matteo Trentin (CCC), Sep Vanmarcke (EF), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Luke Rowe (Ineos-Grenadiers), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix). Su di loro prova invano a rientrare Jasper Philipsen (UAE Team Emirates), che si muove soltanto quando ha ormai un minuto di ritardo. Sul Kemmelberg Van Aert parte con decisione, portandosi dietro Van Der Poel, Alberto Bettiol (EF) e Florian Sénéchal (Deceuninck-Quick-Step). Nel successivo tratto di pianura riescono a rientrare anche Kasper Asgreen e Yves Lampaert (Deceuninck-Quick-Step), John Degenkolb (Lotto Soudal) e Dylan Teuns (Bahrain-McLaren): con la trainata del belga, il ritardo cala brevemente a 25″.

Il ricongiungimento avviene poi verso l’ossuario di Kemmelberg, ultima asperità di giornata, dove davanti è Kung ad allungare, mentre Van Aert e Van Der Poel trascinano gli inseguitori fino a riportarsi sulla testa della corsa. Lo svizzero resta davanti qualche chilometro, ma capisce presto che conviene rialzarsi visto l’esiguo margine e ancora i numerosi chilometri al traguardo. Il gruppetto di 15 uomini, dai quali perdono contatto solamente Gougeard e Vermeesch, prosegue così di buon accordo, sino ad entrare nei 15 chilometri conclusivi. Da quel momento si prosegue a scatti, che Teunissen argina prima di staccarsi assieme a Vanmarcke, Vermeesch, Asgreen, Rowe e Teuns, con quest’ultimo che prova un vano inseguimento.

Arrivando a cinque chilometri dalla conclusione è nuovamente Bettiol a provare lo scatto, con Lampaert e Degenkolb che lo seguono immediatamente. A riportarsi su di loro è Van Aert, che si capisce chiaramente essere l’uomo più marcato. Lampaert prova così a rilanciare, con Van Aert che decide di partire da solo, ma Van Der Poel rientra in progressione, portandosi appresso Trentin e tutti gli altri. A quel punto rilancia Kung, con sempre Van Aert a chiudere, seguito da Sénéchal e Bettiol. A riportare sotto gli altri sono così Trentin e Van Der Poel, ma a due chilometri riparte nuovamente Bettiol. Con il vincitore del Giro delle Fiandre si portano subito Trentin e Sénéchal, mentre stavolta Van Aert si sposta per lasciar lavorare gli altri. Una mossa fatale, della quale Pedersen subito comprende il pericolo.

L’ex iridato si lancia come una freccia e rientra sulla testa della corsa allo striscione dell’ultimo chilometro, mentre dietro di lui gli altri perdono terreno nel momento decisivo e inutili saranno i tentativi successivi. Costretto a partire dalla prima posizione, Bettiol lancia la volata per primo, ma ovviamente non ha scampo. Trentin lo supera e facilmente rilancia lo sprint, dovendosi tuttavia anche lui arrendere alla netta rimonta di Pedersen, alla cui ruota è incollato Sénéchal, che taglia così il traguardo per secondo davanti a Trentin e Bettiol.

Risultato Gand – Wevelgem 2020

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